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experirentur. Hos severos dies iucundissimae remissiones : sequebantur. Adhibebamur cotidie cenae: erat modica, si principem cogitares. Interdum acroamata audiebamus, interdum 4 iucundissimis sermonibus nox ducebatur. Summo die abeuntibus nobis (tam diligens in Caesare humanitas) xenia sunt missa. Sed mihi ut gravitas cognitionum, consilii honor, suavitas simplicitasque convictus, ita locus ipse periucundus fuit. Villa pulcherrima cingitur viridissimis agris, imminet litori, 5 cuius in sinu fit cum maxime portus. Huius sinistrum brachium firmissimo opere munitum est, dextrum elaboratur. In 6 ore portus insula assurgit, quae illatum vento mare obiacens frangat tutumque ab utroque latere decursum navibus praestet. Habebit hic portus et iam habet nomen auctoris eritque vel 7 maxime salutaris. Nam per longissimum spatium litus importuosum hoc receptaculo utetur. Vale.

cognitiones etc. Diversi processi furono trattati alla presenza dell'imperatore, ed essi per la loro varietà (per plures species) erano tali da mettere a prova la valentia del giudice.

3. Hos severos dies etc. A delle giornate occupate in cose tanto serie (quali erano tutti questi processi da sbrigare) tenevano dietro delle piacevolissime ricreazioni. Adhi

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giorno».

Fig. 80.

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Foro di Traiano (Riccstruzione).

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xenia: erano i doni che si facevano all'ospite; consistevano in oggetti artistici, cibi ricercati, profumi etc. gravitas cognitionum « l'importanza delle cause discusse ». consilii honor <<< l'onore di esser chiamato a consiglio, di esser consultato ». simplicitas convictus la semplicità della vita, la vita semplice e famigliare.

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5. fit cum maxime portus « si sta facendo appunto ora un porto ». molo, gettata. elaboratur « è in costruzione ».

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opere: 6. ore: imboccatura. assurgit si sta innalzando, si sta formando »; s' intende che l'isola è artificiale: essa è una specie di diga. illatum vento mare... frangat rompa le onde del mare trasportate dal vento. obiacens, si unisca con insula.

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decursum il passaggio».

7. auctoris: di Traiano. covero, rifugio, porto ».

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salutaris utile, vantaggioso ».

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XII. Saggio e liberale governo degli Antonini.

(HIST. AUG., Anton. Pius, 6-7; Anton. Philos., 10-12).

1 Antoninus procuratores suos modeste suscipere tributa iussit: excedentes modum, rationem factorum suorum reddere praecepit; nec umquam laetatus est lucro quo provinciales oppressi sunt. Contra procuratores suos conquerentes libenter 2 audivit. Neque de provinciis, neque de ullis actibus quidquam constituit nisi quod prius ad amicos retulit, atque ex eorum sententia formas composuit. Tanta sane (diligentia subiectos sibi populos rexit, ut omnia et omnes, quasi sua essent, cura3 ret. Post eum, Marcus Aurelius cavit sumptibus publicis, et omni frumentariae rei consuluit. Denique, cum populo non

XII. Sugli Antonini, cf. N.° precedente (nota in principio). Titus Antoninus, soprannominato Pio, o Padre del genere umano, e Marcus Aurelius sono forse le figure piú luminose dell' età antica, quando ella già volgeva al suo tramonto. Essi governarono l'impero dal 138 al 180 d. C.

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1. procuratores (o rationales), erano i funzionarî che andavano nelle provincie a riscuotere le entrate della cassa privata imperiale o fiscus. modeste con moderazione», « senza so. verchio rigore fiscale »>. - suscipere riscuotere». dentes modum etc. « a quelli che oltrepassavano la giusta misura, comandò che rendessero conto delle loro azioni ». provinciales: solo gli abitanti delle provincie erano sottoposti a tributi; gli Italiani ne erano esenti. Contra procuratores etc. Volentieri dava ascolto a quelli che presentavano reclami (conquerentes) contro i suoi procuratores.

Fig. 81. Antonino Pio.

2. Neque de provinciis etc. Senso: egli non prendeva mai nessuna deliberazione, sia in riguardo delle provincie, sia in riguardo di qualunque suo atto di governo, senza averne prima riferito coi suoi consiglieri (amicos); qui per amici si intendono i consiliarii o membri del Consiglio imperiale.. formas composuit redasse le formule delle leggi», « formulò i suoi editti, le sue leggi»; queste formae sono la stessa cosa che edicta, rescripta. subiectos sibi « quelli che a lui eran sottoposti, i suoi sudditi ».

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Fig. 82. Bassorilievo (tolto dal piedistallo della colonna Antonina) raffigurante l'apoteosi dell'imper. Antonino Pio e di sua moglie Faustina.

3. cavit sumptibus publicis << regolò, limitò le pubbliche spese». frumentariae rei consuluit provvide al servizio delle granaglie, si prese cura della annona»; con questo nome si indicava propr. il raccolto dell' annata (annus): più tardi poi si disse annona il grano che veniva a spese dello Stato comperato e deposto nei magazzini pubblici, per dispensarlo in tempo di

aliter egit quam est actum sub civitate libera. Fuitque per 1 omnia moderatissimus in hominibus deterrendis a malo, invitandis ad bona, remunerandis copia, indulgentia liberandis : fecitque ex malis bonos, ex bonis optimos.

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carestia, ai cittadini poveri, sia a basso prezzo, sia gratuitamente. - sub civitate libera: ai tempi chc la città era libera, ai tempi della repubblica.

4. per omnia moderatissimus: M. Aurelio in ogni atto del suo governo usò grandissima moderazione (cioè misura, prudenza; fermezza accoppiata a dolcezza), si nel trattenere gli uomini dal male come nell' invitarli al bene, sí nel ricompensarli con abbondanza come nel rimettere loro la pena con indulgenza. - optimos: questo imperatore filosofo, che scrisse in greco una specie di giornale intimo, in cui registrava i suoi pensieri e sentimenti, fu la vera immagine d'un moralista virtuoso, austero, staccato dalle cose del mondo, e pure mite e buono. « Il miglior modo per vendicarsi de' malvagi, egli dice, è quello di non rassomigliar loro: gli déi stessi sono benevoli verso i malvagi; ti è concesso di fare come loro ».

Fig, 83.

Marco Aurelio.

XIII. Vita esemplare di Alessandro Severo.

(HIST. AUG., Alex. Sev., 29 sgg.).

Huius principis talis fuit usus vivendi. Primum, matutinis horis, in larario suo rem divinam faciebat. In illo autem larario et divos principes, sed optimos electos, et animas sanc

XIII. Dopo il regno degli Antonini ricominciarono le guerre civili. Per un secolo circa (180-284), si assisté ad una serie quasi continua di rivoluzioni militari e di uccisioni di imperatori per opera dei soldati. Eppure fra questi imperatori vi furono uomini onesti e saggi; ma tutto quello che poterono fare a pro' dello Stato, fu di rimettervi un poco d'ordine e di respingere i barbari che, approfittando della confusione generale, volevano invadere le provincie dell'impero e facevano continue scorrerie. La famiglia dei Severi (193-235) dette due ottimi principi, il primo e l'ultimo : Settimio Severo ed Alessandro Severo. Settimio Severo ebbe grandi virtú militari, Alessandro Severo ebbe piuttosto qualità di uomo privato: egli si lasciò guidare dal dotto e integro giureconsulto Ulpiano, e, se non fosse perito anche egli in giovanissima età sotto i colpi dei soldati ribelli, il suo regno avrebbe emulato quello del migliore fra gli Antonini, di Marco Aurelio, il filosofo incoronato.

1. in larario suo rem divinam faciebat: faceva le sue devozioni nella cappella domestica. Gli dèi Lares erano le anime deificate dei defunti, che proteggevano i loro discendenti, esercitando sulla casa una influenza benefica simile a quella degli dei Penates, coi quali vengono spesso uniti e confusi; onde le loro immagini stavano insieme presso il focolare domestico, in un lararium, ossia in una specie di tabernacolo comune. Al loro culto si attendeva con vivo sentimento re ligioso, specialmente quando ricorrevano feste di famiglia, come natalizi, matri monî etc. Cf. sopra, fig. 24. In illo autem larario etc. Alessandro Severo però nel suo santuario domestico non teneva soltanto le immagini (effigies) dei Lari e dei Penati, ma anche quelle dei piú virtuosi fra gli imperatori, deificati dopo la

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