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briter. Omnibus ad Occasum et Meridiem pacatis gentibus, 4 itemque ad Orientem et Septemtrionem, illi quoque reliqui, qui immunes imperii erant, sentiebant tamen magnitudinem, et victorem gentium populum romanum reverebantur. Sic ubi 5 que una atque continua totius generis humani aut pax fuit, aut pactio: aususque tandem Caesar Augustus Ianum Geminum cludere.

4. itemque ad Orientem et Septemtrionem, sott. pacatis gentibus. immunes imperii « non sottoposti al dominio romano». — magnitudinem, sc. imperii rovictorem gentium è predicato di populum romanum.

mani.

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5. una atque continua etc. Tutto il genere umano godé di una pace o almeno di una tregua (pactio) universale (una) e mai interrotta (continua).

sott. est.

aususque, cludere=

Ianum: ciò era accaduto (secondo la tradizione) due volte sole: sotto Numa, fondatore del tempio, e alla fine della prima guerra punica.

claudere.

II. Guerre combattute sotto Augusto.
(SVET., Aug., 20 sgg.).

Externa bella duo omnino per se gessit Augustus, Delma- 1 ticum adulescens adhuc et, Antonio devicto, Cantabricum. Delmatico etiam vulnera excepit, una acie dextrum genu lapide ictus, altera et crus et utrumque brachium ruina pontis consauciatus. Reliqua per legatos administravit, qui domuerunt 2 Aquitaniam, Pannoniam, Illyricum omne, item Raetiam et

1. Externa bella: guerre esterne, cioè contro i nemici dell'impero, in opposizione alle guerre interne o civili. omnino per se gessit condusse proprio in persona», << diresse personalmente »; cf. piú innanzi (§ 2): Reliqua per legatos administravit. Delmaticum: Delmatia o Dalmatia, la regione orientale dell'Adriatico. Questa guerra fu combattuta nel 34 a. C.; Augusto aveva allora circa 30 anni (adulescens adhuc). Cantabricum : Cantabria era detta la regione posta a nord della Spagna, fra i Pirenei e il golfo di Biscaglia. Questa guerra fu combattuta nel 25 a. C., cioè 6 anni dopo la battaglia d'Azio (Antonio devicto). una acie... altera (sott. acie) « in una battaglia... nell'altra». dextrum genu (e più sotto: crus et utrumque brachium): acc. di relazione. ruina pontis << per la rovina d'un

ponte, cioè pei rottami d'un ponte che rovinava. ciatus gravemente ferito ».

mente sottomessa.

consau

Fig. 58. Marco Agrippa.

2. Reliqua, sott. bella externa. Aquitaniam: la parte della Gallia volta verso il golfo di Guascogna, che da Cesare non era stata completaPannoniam: la regione posta sul medio Danubio, e corrispondente oggi presso a poco all' Ungheria. — Illyricum omne: le regioni ad oriente dell'Adriatico, corrispondenti oggi alla Croazia, alla Bosnia ed Erze

3 Vindelicos ac Salassos, gentes alpinas. Coercuit etiam Augustus Dacorum incursiones, tribus eorum ducibus cum magna copia caesis, Germanosque ultra Albim fluvium summovit, ex quibus Suebos et Sigambros dedentes se traduxit in Galliam 4 atque in proximis Rheno agris collocavit. Alias item nationes male quietas ad obsequium redegit. Nec ulli genti sine iustis et necessariis causis bellum intulit tantumque afuit a cupiditate quoquo modo imperium vel bellicam gloriam augendi, ut quorundam barbarorum principes in aede Martis Ultoris iurare coegerit, mansuros se in fide ac pace quam peterent.

govina, e all' Albania. Raetiam: Tirolo e canton de' Grigioni. Vindelicos: la Vindelicia abbracciava parte dei territori che oggi formano il Baden, il Wür temberg e la Svizzera orientale.

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Ruderi del tempio

di Mars Ultor.

Salassos: i Salassi abitavano la valle della Duria maior (Dora Baltea), cioè la val d'Aosta.

3. Coercuit etiam Augustus etc. Intendi che Augusto raffrenò le incursioni dei Daci e di altri popoli barbari, che rumoreggiavano alle frontiere, per mezzo dei suoi luogotenenti (legati), e non già intervenendo egli personal. mente a quelle guerre lontane. Tra i generalı che maggiormente si segnalarono sctto Augusto, vanno ricordati Agrippa (che fu suo genero), come pure Tiberio e Druso, ambedue suoi figliastri. Dacorum: i Dact abitavano la regione posta a nord del basso Danubio, e corrispondente oggi alla Rumenia ed alla Transilvania. Questa vastissima regione fu completamente domata e romanizzata da Traiano nel 107 d. C. ultra Albim fluvium sum. movit << respinse al di là del fiume Elba ». dedentes se che si arrendevano a discre. zione». - traduxit etc. « trasferi in Gallia e pose ad abitare come coloni nelle terre prossime al Reno ».

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4. male quietas inquietas << irrequiete, turbolente ». — tantumque afuit etc. « ed egli fu cosí alieno dalla cupidigia di accrescere in qualsiasi modo il dominio di Roma o la sua fama militare, che etc. ». in aede Martis Ultoris: cf. fig. 59. - mansuros se etc. Questo giuramento, che Augusto esigeva da' re barbari, mostrava in lui il vivo desiderio che venisse mantenuta la pace stabilita.

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III. Passione di Augusto per gli spettacoli.

(SVET., Aug., 43 sgg.).

Spectaculorum et assiduitate et varietate et magnificentia 1 omnes antecessit Augustus. Venationes non in foro modo nec 2 in amphitheatro, sed et in circo edidit; athletas quoque exstructis in campo Martio sedilibus ligneis; item navale proelium, circa Tiberim cavato solo, in quo nunc Caesarum nemus

III. 1. Augusto superò tutti quelli che lo avevano preceduto per la frequenza, la varietà e la magnificenza degli spettacoli da lui allestiti al popolo romano. 2. Venationes: di regola l' anfiteatro (e talora anche il foro) era destinato per i combattimenti di gladiatori e di bestie feroci (venationes), e il circo per le corse di carri e di cavalli; spesso però il circo serviva per i combattimenti di gladiatori e di bestie feroci, e l'anfiteatro per i combattimenti navali o naumachie. athletas quoque (sott. edidit) extruetis etc. Augusto dette anche delle

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gare atletiche e dei giuochi ginnastici nel campo Marzio, facendo ivi costruire appositi palchi di legname. in campo Martio: il campus Martius era la pianura interposta fra il Tevere ad O. e a N., il collis Hortorum (Pincio) e il Quirinale ad E., il Campidoglio a S. Fino ai tempi dell' impero il campo Marzio non fece parte integrale della città e non era coperto se non da pochi edifizî: esso era specialmente riserbato agli esercizi militari, alle riviste, alle radunanze armate, e quivi (secondo la leggenda) scomparve Romolo mentre passava in rassegna il suo esercito (cf. Parte Prima, N.° IV). navale proelium (sott. edidit): una finta battaglia navale o naumachia. circa Tiberim cavato solo dopo aver scavato il suolo intorno al Tevere», cioè dopo aver costruito un lago artificiale, immettendovi le acque del Tevere: questo lago fu poi conosciuto col nome di Neumachia di Augusto. Caesarom nemus: bosco situato alla destra del

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