Il Comento Alla Divina Commedia: Continuazione del Comento alla Divina commedia. Argomenti in terza rima alla Divina commedia. Rubriche in prosa alla Divina commedia. Nota. Indice dei nomiG. Laterza & Figli, 1918 |
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accioché Acheloo adoperare alcuna altra appo appresso assai avea avendo bestialitá Boccaccio cacciato centauri cerchio ché chiamato ciascun cielo cittá cittadini coloro colui Comento Comincia il canto conciosiacosaché corpo costume cotali credere d'alcuna dannati Dante Dante Alighieri Deianira detto Dice adunque dimostra dire discrive disiderio divina domanda erano Ercule eretici essendo esso estimo fanno fece figliuolo fiorentini Firenze fiume Flegetonte furono ghibellini girone gittò Gorgone Iacopo Rusticucci Iddio imperadore intendere Issione l'altre l'anime l'au l'autore mostra l'uno lascia luogo maestro maraviglia mare medesimo messer Farinata Minotauro moglie morte nferno oltre Paradiso parla parole peccato peccatori pena percioché piè Plutone predetto presente canto primieramente puniti Purgatoro quegli quinci quivi ragione sangue Scritti danteschi scrive segue séguita selva sentire settimo settimo cerchio sieno spezie spirito statua stra terra terza Teseo Tesifone Tessaglia tiranni tore tormento truova ucciso uomini uomo vede veggiamo venuto verso violenti Virgilio vuole
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Seite 141 - Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d' onor sì degno. E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia, che giace Ancor del colpo che invidia le diede. Un poco attese, e poi: Da ch...
Seite 216 - Nepote fu della buona Gualdrada : Guidoguerra ebbe nome, ed in sua vita Fece col senno assai e con la spada. L' altro, che appresso me 1' arena trita, È Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce Nel mondo su dovrebbe esser gradita.
Seite 57 - Ma quell' altro magnanimo, a cui posta Restato m' era, non mutò aspetto, Nè mosse collo, né piegò sua costa : E se, continuando al primo detto, Egli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della Donna che qui regge, Che tu saprai quanto queir arte pesa. E se tu mai nel dolce mondo regge, Dimmi : perché quel popolo è sì empio Incontr' a' miei in ciascuna sua legge ? Ond...
Seite 165 - Quella che giva intorno, era più molta, E quella men, che giaceva al tormento, Ma più al duolo avea la lingua sciolta. Sovra tutto 'l sabbion d' un cader lento Piovean di fuoco dilatate falde, Come di neve in alpe senza vento. Quali Alessandro in quelle parti calde D...
Seite 149 - Di sé e d' un cespuglio fece groppo. Dirietro a loro era la selva piena Di nere cagne bramose , e correnti , Come veltri, ch'uscisser di catena. In quel , che s' appiattò , miser li denti , E quel dilaceraro a brano a brano, Poi sen portar quelle membra dolenti.
Seite 13 - Or drizza il nerbo del viso su per quella schiuma antica, per indi ove quel fummo è più acerbo.
Seite 138 - Io son colui, che tenni ambo le chiavi Del cuor di Federigo, e che le volsi, Serrando e disserrando sì soavi , Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi : Fede portai al glorioso uflzio Tanto, ch' io ne perdei lo sonno ei polsi. La meretrice, che mai dall...
Seite 79 - Non ti rimembra di quelle parole, Con le quai la tua Etica pertratta Le tre disposizion, che '1 Ciel non vuole, Incontinenza, malizia e la matta Bestialitade? e come incontinenza Men Dio offende, e men biasimo accatta?
Seite 45 - Suo cimitero da questa parte hanno Con Epicuro tutti i suoi seguaci, Che l'anima col corpo morta fanno. 15 Però alla dimanda che mi faci. Quinc' entro sodisfatto sarai tosto, K al disio ancor che tu mi taci.
Seite 222 - ... faticati , e confortargli alle cose onorevoli ; il che i moderni non fanno, anzi quanto più sono scellerati e spiacevoli, e con brutte operazioni e parole, più piacciono e meglio...