Cronache catalane del secolo xiii e xiv, una di R. Muntaner, l'altra di B. d'Esclot. Tr. ital. di F. Moise, con note, Band 11844 |
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allora almirante almogavari andare andò Aragona armati avea Barcellona barche baroni Berengario buona Cagliari Calabria CAPITOLO Carlo castello Castiglia Catalani Catalogna cavalieri ch'e città colla Compagnia conte Corrado Lancia Costantinopoli detto dirò don Berengario Mayol don Berlinghieri don Federigo don Fernando don Raimondo Marqueto don Rocaforte don Ruggero donna duca ebbe erano fanti fece fecero feste figliuolo Francia fratello furono galee Gallipoli gente Gerbe Giacomo d'Aragona giorno gran imperciocchè infante don Giacomo infante don Pietro l'almirante l'infante lasciò legni madonna la reina Maiorca mandò megaduca messer lo infante messer lo re Messina Minorca mondo Monpellieri Morea Muntaner Murcia navi niuno nobile don ordine padre Peralada Perpignano poscia prese ragunati reame di Valenza rispose Roses Rossiglione Ruggero di Lauria Santa sapere Saracini Saragozza seco Sicilia signor infante don signor re d'Aragona signor re don siniscalco terra tornò trovò uomini a cavallo v'era voleva volle
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Seite 558 - ne avevano tolte queste tre reliquie e le avevano messe In pegno a Focea per averne frumento. Le tre reliquie erano queste: la prima un pezzo della vera croce che monsignor San Giovanni evangelista colle mani sue proprie staccò dalla vera croce
Seite 495 - un legnello diviso per lo lungo in due parti sulle quali a riscontro si fanno certi
Seite 3 - la verità del fondo, la franchezza dei giudizi, la certezza dei fatti, che raccontati da testimoni oculari, se non vanno scevri sempre da passioni, meritano pure maggior fiducia di quello che se si andassero a cercare in
Seite 3 - si andassero a cercare in storici troppo distanti dall'epoca e dai luoghi in che avvennero, o peggio in certi bizzarri scrittori moderni che fanno della storia un mostruoso romanzo senza coscienza e senza amore.
Seite 439 - ai termini del testamento di suo padre ; e se messer lo re don Giacomo avealo abbandonato, non aveva fatto che rinunciare ai diritti che ci aveva sopra egli. « Ma rispetto al diritto che ci avete voi, o signore, gli dissero, non potete rinunciarvi, e noi siamo persuasi che non possa dispiacergli che voi ne prendiate subito possesso.
Seite 114 - dispetto e disdegno che portava, cioè che poco tempo dinanzi le sue tre maggiori sirocchie , che
Seite 87 - educato la detta reina Costanza , ed era venuta con lei in Catalogna ; ed era savia , onesta e buona donna. E stette là per tutto il tempo che visse la reina
Seite 114 - sedere un grado più bassa di loro, onde con gran duolo se ne richiamò a Carlo suo marito, il quale le rispose : Contessa,
Seite 226 - al cospetto del siniscalco e di quanti erano presenti. In questo il notaio stendeva l'atto, e mentre scriveva quel che era relativo alla cosa, in giustificazione del re e per la pura verità, il re non cessava di cavalcare attraverso il campo, in modo che lo percorreva tutto colla zagaglia in mano, e tutti
Seite 559 - sapeva a prima giunta dov'erano. E tornarono a Gallipoli con un gran bottino e si spartirono quello che avevano guadagnato. Noi ponemmo la sorte sulle reliquie, ea me