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MANUALE

DEL REGNO DI DALMAZIA

PER L'ANNO 1875

COMPILATO

da

LUIGI MASCHEK
Consigliere Imperiale.

Io serberò questo libro come memoria
di famiglia, e i miei figliuoli, leggendolo,
anche lontani, ripenseranno alla patria.
Tommaseo (1872).

Anno V.

ZARA.

Tipografia di Giovanni Woditzka
1875.

Avvertenza.

Durante la lunga, quasi quattrosecolare dominazione dei Veneziani in Dalmazia invalse l'uso di scrivere i nomi delle persone e delle località con ortografia italiana. Siffatta storpiatura di nomi slavi venne adottata anche dai Dalmati, e conservasi, meno qualche eccezione, fino al giorno d'oggi. Volendo attenermi strettamente al vero, scrissi i nomi e delle persone e delle località come parmi debbano essere scritti. Per i men pratici della moderna ortografia slavo-latina valga il seguente pragma:

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314.369
M317
1875

PREFAZIONE.

La

la Dalmazia difettando di trattati geografici dettagliati che agli studiosi offrissero nozioni più prossime de' suoi luoghi abitati, de' suoi monti, de' suoi fiumi, delle sue isole, dei porti, delle rade, baje e cale, e de' suoi seni e promontorî e della pittoresca catena de' suoi scogli, volli supplirvi con un quadro sinottico geografico-statistico. Se non che le difficoltà che mi s'opposero e le tediose riduzioni de' calcoli a sistema metrico mi stancarono sì, che a metà dell'impresa sentii un' irresistibile attrazione al riposo. E per riposare, eccomi a girare sù per le maestose giogaje delle alpi dinariche, comunemente nomate il Velebit, là ove non arrivano que' viaggiatori stranieri che, sorpresi dal magnifico panorama delle coste, affasteliata qualche notizia a bordo del piroscafo, se ne ritornano a casa per pubblicarvi soventi volte le più strane descrizioni della Dalmazia, e discendere in giù nell' amenissima valle leggiadramente percorsa dal fiumicello Krupa, ove sotto l'azzurra volta del ridente cielo dalmatico solitario giace il convento basiliano di S. Maria Assunta, i cui abitatori ad ogni viandante fratelle volmente stendono la mano e con peregrina cordialità l'invitano a soffermarvisi, e salire sulla vetta del Trebačnik, dalla quale si gode di bellissima prospettiva, e visitare l'ubertosissima vallata di Žegar bagnata dallo Zrmanja, e percorrere la pianura di Ervenik, i cui casolari sono tanto dispersi che nel mezzo del villaggio

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