La divina commedia, Band 2N. Carli, 1813 |
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... occhi miei ricominciò diletto , Tosto ched i usci fuor dell ' aura morta , Che m ' avea contristati gli occhi , e ' l petto . Lo bel ( 6 ) pianeta , ch ' ad amar conforta , Faceva tutto rider l ' oriente , Velando ( 7 ) i Pesci , ch ...
... occhi miei ricominciò diletto , Tosto ched i usci fuor dell ' aura morta , Che m ' avea contristati gli occhi , e ' l petto . Lo bel ( 6 ) pianeta , ch ' ad amar conforta , Faceva tutto rider l ' oriente , Velando ( 7 ) i Pesci , ch ...
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... occhi casti Di Marzia tua , che ʼn ( 26 ) vista ancor ti prega , ( 21 ) Sotto la tua giurisdizione . ( 22 ) Come in Utica città dell ' Affrica , facesti tu , , volendo con certa morte a incerta servitù sottrarti sentendo avvicinarsi ...
... occhi casti Di Marzia tua , che ʼn ( 26 ) vista ancor ti prega , ( 21 ) Sotto la tua giurisdizione . ( 22 ) Come in Utica città dell ' Affrica , facesti tu , , volendo con certa morte a incerta servitù sottrarti sentendo avvicinarsi ...
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... occhi a lui drizzai . Ei cominciò : Figliuol , segui i miei passi Volgianci indietro , che di qua dichina Questa pianura a ' suo ' termini bassi . L'alba ( 35 ) vinceva l'ora mattutina Che fuggia ' nnanzi , sì che di lontano , Conobbi ...
... occhi a lui drizzai . Ei cominciò : Figliuol , segui i miei passi Volgianci indietro , che di qua dichina Questa pianura a ' suo ' termini bassi . L'alba ( 35 ) vinceva l'ora mattutina Che fuggia ' nnanzi , sì che di lontano , Conobbi ...
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... occhi tuoi : Ecco di quà chi ne darà consiglio Se tu da te medesmo aver nol puoi . Guardommi allora , e ( 30 ) con libero piglio Rispose : Andiamo in là , ch ' ei vegnon piano , E tu ferma la speme , dolce figlio . Ancora era quel popol ...
... occhi tuoi : Ecco di quà chi ne darà consiglio Se tu da te medesmo aver nol puoi . Guardommi allora , e ( 30 ) con libero piglio Rispose : Andiamo in là , ch ' ei vegnon piano , E tu ferma la speme , dolce figlio . Ancora era quel popol ...
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... occhi prima drizzai a ' bassi liti , Poscia gli alzai al Sole , ( 21 ) e ammirava , Che da sinisira n ' eravam feriti . Ben s'avvide ' l Poeta , che io stava Stupido tutto al carro della luce , Ove ( 22 ) tra noi e Aquilone intrava ...
... occhi prima drizzai a ' bassi liti , Poscia gli alzai al Sole , ( 21 ) e ammirava , Che da sinisira n ' eravam feriti . Ben s'avvide ' l Poeta , che io stava Stupido tutto al carro della luce , Ove ( 22 ) tra noi e Aquilone intrava ...
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accidia Adrasto altra amore Angelo anime antipurgatorio Aquino Aragona ARGOMENTO Arno assai avarizia avea balzo Beati Beatrice bella buon Campagnatico canto carro ch'è ch'io chiama Chiesa ciascun Ciel colla colui convien corpo costui d'Aquino Daniello Dante dice dicea dietro dimanda dolce donna dritta duca empireo Eneide eran essendo Eunoè fece figliuolo Filippo il Bello fiume fummo gente Gerusalemme gira girone giustizia grido Grifon guarda Guido Inferno intende interpetrazione Ismene l'altro l'anima Land Landino Latona lume luogo maestro maraviglia Matelda mente mezzo mondo monte morte mostra notte occhi omai Ovid parea parlare parole passo peccato Perocchè piangere piè poco Poeta Poscia prego pria purga Purgatorio quà quei quì quivi raggi ragione rispose salire sanza senso senti sette sovra spiega spirito spirto Stazio stelle terra tosto veder Vedi veggio Vellut Vellutello venir verso vidi Virgilio virtù vizj volse volte vuol dire
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Seite 289 - Ti scaldi, s' io vo' credere ai sembianti, Che soglion esser testimon del core, Vegnati in voglia di trarreti avanti, Diss' io a lei, verso questa riviera, Tanto ch' io possa intender che tu canti. Tu mi fai rimembrar, dove e qual era Proserpina nel tempo, che perdette La madre lei, ed ella primavera.
Seite 58 - nsegnerà la via più tosta. 60 i che posta a94 DEL PURGATORIO Venimmo a lei : O anima Lombarda , Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando A guisa di leon, quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei pregando , Che ne mostrasse la miglior salita: E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese, e della vita...
Seite 59 - Queir anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode Di quei ch'un muro ed una fossa serra.
Seite 6 - Vidi presso di me un veglio solo Degno di tanta reverenza in vista , Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava a' suoi capegli simigliante De' quai cadeva al petto doppia lista.
Seite 16 - Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto. Di maraviglia, credo, mi dipinsi; Per che l' ombra sorrise, e si ritrasse; Ed io, seguendo lei, oltre mi pinsi.
Seite 65 - Hai tu mutato e rinnovato membre ì E se ben ti ricorda, e vedi lume, Vedrai te simigliante a quella inferma, Che non può trovar posa in su le piume, Ma con dar volta suo dolore scherma.
Seite 71 - Non avea pur natura ivi dipinto ; Ma di soavità di mille odori Vi facea un incognito indistinto. Salve, Regina, in sul verde e 'n su...
Seite 161 - A maggior forza ed a miglior natura Liberi soggiacete , e quella cria La mente in voi , che '1 ciel non ha in sua cura.
Seite 160 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto.
Seite 287 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...