L'anima e l'arte di Dante

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Raffaello Giusti, 1907 - 337 Seiten
 

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Seite 272 - ... userei parole ancor più gravi; che la vostra avarizia il mondo attrista, calcando i buoni e sollevando i pravi. Di voi pastor s'accorse il Vangelista, 204 quando colei che siede sopra l'acque puttaneggiar coi regi a lui fu vista; quella che con le sette teste nacque, e dalle diece corna ebbe argomento, fin che virtute al suo marito piacque.
Seite 150 - Lo giorno se n'andava, e l'aer bruno Toglieva gli animai, che sono in terra, Dalle fatiche loro; ed io sol uno M'apparecchiava a sostener la guerra Sì del cammino e sì della pietate, Che ritrarrà la mente, che non erra.
Seite 190 - Donna m' apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva E lo spirito mio, che già cotanto Tempo era stato che alla sua presenza Non era di stupor, tremando, affranto, Senza degli occhi aver più conoscenza, Per occulta virtù che da lei mosse, D...
Seite 167 - Nell'ordine ch'io dico sono accline tutte nature, per diverse sorti, più al principio loro e men vicine; onde si muovono a diversi porti per lo gran mar dell'essere, e ciascuna con istinto a lei dato che la porti. Questi ne porta il foco inver la luna, questi ne' cor mortali è permotore, questi la terra in sé stringe e aduna.
Seite 329 - O frate, issa vegg'io», diss'elli, «il nodo che '1 Notaro e Guittone e me ritenne di qua dal dolce stil novo ch'i
Seite 271 - E se non fosse, che ancor lo mi vieta La riverenza delle somme chiavi, Che tu tenesti nella vita lieta, I' userei parole ancor più gravi ; Che la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni e sollevando i pravi.
Seite 204 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Seite 177 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Seite 210 - Posto t' avem dinanzi agli smeraldi 2 Ond' amor già ti trasse le sue armi. Mille desiri più ,che fiamma caldi Strinsermi gli occhi agli occhi rilucenti Che pur sovra '1 grifone stavan saldi. Come in lo specchio il sol, non altrimenti La doppia fiera dentro vi raggiava Or con uni or con altri reggimenti'1.
Seite 207 - E se il sommo piacer si ti fallio Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio?

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