Antologia della nostra critica letteraria moderna

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S. Lapi, 1914 - 756 Seiten
 

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Seite 276 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D' una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio.
Seite 34 - Ce ne ha un'altra, che è l'arte di dire, cioè di pensare bene, di rinvenire col mezzo del linguaggio ciò che è di più vero, di più efficace, di più aggradevole in ogni soggetto, che si prenda a considerare, oa trattare.
Seite 188 - ... non un effetto qualunque, ma un effetto definitivo. E, intesa in questo senso, è non solo sensata, ma profonda quella sentenza, che il vero solo è bello; giacché il verosimile (materia dell'arte) manifestato e appreso come verosimile, è un vero, diverso bensì, anzi diversissimo dal reale,1 ma un vero veduto dalla mente per sempre o, per parlar con più precisione, irrevocabilmente: è un oggetto che può bensì esserle trafugato dalla dimenticanza, ma che non può esser distrutto dal disinganno.
Seite 599 - Oh, figli miei... Fui padre. Eccoti solo, o re; non un ti resta dei tanti amici, o servi tuoi.
Seite 36 - Ma si franchi un momento da queste dottrine, ne esca, e le guardi da di fuori; e pensi di che sarebbe più impacciato il mondo. del trovarsi senza banchieri o senza poeti; quale di queste due professioni serva più, non dico al comodo, ma alla coltura dell'umanità.
Seite 507 - Tasso. VI. Spettacolo che altri potrà dir vergognoso e che a me apparisce pieno di sacra pietà, cotesto di un popolo di filosofi di poeti di artisti, che in mezzo ai soldati stranieri d' ogni parte irrompenti séguita accorato e sicuro l
Seite xii - ... dell'immanente vita del genere umano, siano sane e piene di visioni da quanto l'aria e l'orror sacro delle vecchie foreste: sentirete come gli studi fatti in silenzio, con la quieta fatica di tutti i giorni, con la feconda pazienza di chi sa aspettare, con la serenità di chi vede in fine d'ogni intenzione la scienza e la verità, rafforzino, sollevino, migliorino l'ingegno e l'animo.
Seite 451 - O d'ogni vizio fetida sentina, dormi, Italia imbriaca, e non ti pesa ch'ora di questa gente, ora di quella che già serva ti fu, sei fatta ancella?
Seite 526 - ben si possono censurare le opere del Petrarca, quando si fa non per malignità ma per levar le superstizioni e gli abusi che partoriscono mali effetti, e confonder le sètte de
Seite 36 - Ella vede un mezzo d'acquistar fama: un vivissimo desiderio di questa, un nobile sdegno dell'oscurità, per ripetere le sue parole, sono il suo stimolo principale allo studio, e il suo tormento. Ma crede Ella forse, che l'ottener questa fama porrebbe fine al tormento? Per amor del cielo, si levi dall'animo una tale speranza. Quando Ella avrà veduto un avaro felice dell'essersi fatto ricco, s'aspetti allora di vedere un cupido di fama felice dell'esser diventato famoso. Iddio ci vuoi troppo bene...

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