Studi danteschi, Band 1

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Tip. archiv. S. Bernardino edit., 1889 - 1688 Seiten
 

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Beliebte Passagen

Seite 64 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e se non giova, Ma dopo se fa le persone dotte, Quando dicesti: Secol si rinnuova; 70 Torna giustizia; e primo tempo umano, E progenie discende dal ciel nuova.
Seite 389 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio; e non fora giustizia Per ben letizia, e per male aver lutto.
Seite 293 - Non fu la sposa di Cristo allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d...
Seite 392 - Ciò che non muore, e ciò che può morire, Non è se non splendor di quella idea, Che partorisce, amando, il nostro Sire...
Seite 166 - La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura è di bontate.
Seite 342 - In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni, Per la corona che già v...
Seite 285 - La tua città, che di colui è pianta Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la invidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore Ch' ha disviate le pecore e gli agni, Perocchè fatto ha lupo del pastore. Per questo 1' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti., e solo ai Decretali Si studia sì, che pare a
Seite 7 - Matto è chi spera che nostra ragione Possa trascorrer la infinita via, Che tiene una sustanzia in tre persone. State contenti, umana gente, al quia; Chè se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria ; E disiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disio quetato, Ch' eternalmente è dato lor per lutto.
Seite 66 - Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar sì largo fiume? Risposi lui con vergognosa fronte. O degli altri poeti onore e lume, Vagliami il lungo studio e il grande amore, Che m' ha fatto cercar lo tuo volume. Tu se...
Seite 122 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D' una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio.

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