Saggi di criticaUnione tipografica cooperativa, 1898 - 253 Seiten |
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... terra . Anticamente poi la forza e l'audacia e le altre in- signi qualità del corpo , tutto quel bello che si trova nello spiegamento dell'energia e dell'abilità erano tanto più stimabili che ai nostri tempi ed inducevano senti- menti ...
... terra . Anticamente poi la forza e l'audacia e le altre in- signi qualità del corpo , tutto quel bello che si trova nello spiegamento dell'energia e dell'abilità erano tanto più stimabili che ai nostri tempi ed inducevano senti- menti ...
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... terra nativa , era divenuto per chi pensasse rettamente non altro che una vergogna e un obbrobrio ? La realtà era dunque così brutta , da impedire alla mente d'innalzarsi un poco al di sopra di essa e scorgere quello che di pregevole in ...
... terra nativa , era divenuto per chi pensasse rettamente non altro che una vergogna e un obbrobrio ? La realtà era dunque così brutta , da impedire alla mente d'innalzarsi un poco al di sopra di essa e scorgere quello che di pregevole in ...
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... terra , il desiderio di conoscere quello che vi fosse . Ed è facile immaginare quale stimolo esercitassero negli animi i racconti di quelli che erano tornati da quei lontani paesi . Il commercio , gli scambi di prodotti naturali , dell ...
... terra , il desiderio di conoscere quello che vi fosse . Ed è facile immaginare quale stimolo esercitassero negli animi i racconti di quelli che erano tornati da quei lontani paesi . Il commercio , gli scambi di prodotti naturali , dell ...
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... terra è questa , Ove or sei . Non Ettorre e non le pompe Di Priamo qui : città di Grecia è questa . E la sua gelosia fa fede della benevolenza di Pirro . Ma certo Andromaca , mentre non era stata sottoposta ad opere servili , non si era ...
... terra è questa , Ove or sei . Non Ettorre e non le pompe Di Priamo qui : città di Grecia è questa . E la sua gelosia fa fede della benevolenza di Pirro . Ma certo Andromaca , mentre non era stata sottoposta ad opere servili , non si era ...
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... terra ! · Il fato è diverso e non consente Ch'io per la Grecia i moribondi lumi Chiuda prostrato in guerra . E non avrebbe anch'egli fatto lo stesso , se al tempo dell'azione avesse avuto l'età che contava , quando compose il suo canto ...
... terra ! · Il fato è diverso e non consente Ch'io per la Grecia i moribondi lumi Chiuda prostrato in guerra . E non avrebbe anch'egli fatto lo stesso , se al tempo dell'azione avesse avuto l'età che contava , quando compose il suo canto ...
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accresciuto Achei Achille Agamennone Aiace alcuna allora amore Andromaca animo Apollo armi assai avea avesse avrebbe battaglia bellezza bello Calcante carattere caro causa certo combattere commozione compiace comprendere conoscere contesa Criseide degno desiderio dice dignità divenuto divinità dolore dono Ecuba effetti Enea erano Ercole Ermengarda Ermione Eschilo esso Ettore Euripide Evandro fargli figlio forte forza gioia giovane Giove Giunone gloria gran Greci guerra Ifigenia Iliade immagine innanzi insieme l'amore l'animo lieto maggior meglio Menelao mennone mente minaccia morte nemici nuovo Omero onore Orazio padre Pallante parla parole passioni patria Patroclo pensiero pericolo pestilenza piacere piena poco poeta popoli poteva pregi preso Priamo promessa propria pure quei ragione re Latino rimprovero ritorna sarebbe schiava sciagura sdegno secreto sembra sentimenti soltanto spavento sposa superbo Tevere timore triste Troia Troiani trova turbato Turno Ulisse umano valore vedere vendetta vergogna Virgilio viva volere volontieri vuol zione
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Seite 109 - O insensata cura de' mortali, quanto son difettivi sillogismi quei che ti fanno in basso batter l'ali! Chi dietro a iura, e chi ad aforismi sen giva, e chi seguendo sacerdozio, e chi regnar per forza o per sofismi, e chi rubare, e chi civil negozio; chi nel diletto...
Seite 38 - Amor tremendo è il mio. Tu noi conosci ancora: oh! tutto ancora non tei mostrai: tu eri mio: secura nel mio gaudio io tacca; né tutta mai questo labbro pudico osato avria dirti l'ebbrezza del mio cor segreto.
Seite 110 - O insensata cura de' mortali,' Quanto son difettivi sillogismi Quei che ti fanno in basso battei l' ali ! Chi dietro a iura, e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza o per sofismi, . E chi rubare, e chi civil negozio, Chi, nel diletto della carne involto, S'affaticava, e chi si dava all'ozio; Q iiaml' io, da tutte queste cose sciolto, Con Beatrice m' era suso in cielo Cotanto gloriosamente accolto.
Seite 77 - Hectoreae. Cape dona extrema tuorum, O mihi sola mei super Astyanactis imago : sic oculos, sic ille manus, sic ora ferebat ; 490 et nunc aequali tecum pubesceret aevo.
Seite 109 - Veramente per la noia non credo si debba intendere altro che il desiderio puro della felicità; non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere.
Seite 84 - Odio la vile prudenza che ci agghiaccia e lega e rende incapaci d'ogni grande azione, riducendoci come animali che attendono tranquillamente alla conservazione di questa infelice vita senz'altro pensiero.
Seite 132 - Ma se fia Che in amistà si torni, un sol momento Non tarderà di Troia il danno estremo . Or via, di cibo a ristorar le forze Itene tutti per la pugna . Ognuno L'asta raffili, ognun lo scudo assetti, Di copioso alimento ognun governi...
Seite 47 - In vero Biasmare i Teucri, né gli Achei si denno, Se per costei sì diuturne e dure Sopportano fatiche. Essa all'aspetto Veracemente è Dea. Ma tale ancora Via per mar se ne torni } e in nostro danno Più non si resti, né de
Seite 144 - Racquistar si ponno E tripodi e cavalli e armenti e greggi ] Ma l'alma che passò del labbro il varco, Chi la racquista? chi del freddo petto La riconduce a ravvivar la fiamma ? Meco io porto (la Dea madre mei dice) Doppio fato di morte.
Seite 93 - Questo dì fu solenne: or da' trastulli prendi riposo; e forse ti rimembra in sogno a quanti oggi piacesti, e quanti piacquero a te: non io, non già, ch'io speri, al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo quanto a viver mi resti, e qui per terra mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi in così verde etate!