Saggi di criticaUnione tipografica cooperativa, 1898 - 253 Seiten |
Im Buch
Ergebnisse 1-5 von 27
Seite 43
... l'affetto della sua giovane sposa , ridestarne in sè tutta la forza , per meglio ritrarre i sentimenti dell'altra , ingranditi e san- tificati dalla șventura ! L'INCONTRO DI ETTORE E DI ANDROMACA NEL LIBRO VI DELL - 43.
... l'affetto della sua giovane sposa , ridestarne in sè tutta la forza , per meglio ritrarre i sentimenti dell'altra , ingranditi e san- tificati dalla șventura ! L'INCONTRO DI ETTORE E DI ANDROMACA NEL LIBRO VI DELL - 43.
Seite 45
Silvio Federici. L'INCONTRO DI ETTORE E DI ANDROMACA NEL LIBRO VI DELL ' ILIADE Affectus quidem vel illos mites vel hos con- citatos , nemo erit tam indoctus , qui non in sua potestate hunc auctorem habuisse fateatur . ( QUINTILIANO , X ...
Silvio Federici. L'INCONTRO DI ETTORE E DI ANDROMACA NEL LIBRO VI DELL ' ILIADE Affectus quidem vel illos mites vel hos con- citatos , nemo erit tam indoctus , qui non in sua potestate hunc auctorem habuisse fateatur . ( QUINTILIANO , X ...
Seite 50
... Andro- maca è una delle scene più tenere del poema e di tutta la letteratura greca , degna di qualunque tempo e civiltà , e il poeta ha studiato tutte le circostanze , che potevano renderla più commovente . — Ettore per consiglio del ...
... Andro- maca è una delle scene più tenere del poema e di tutta la letteratura greca , degna di qualunque tempo e civiltà , e il poeta ha studiato tutte le circostanze , che potevano renderla più commovente . — Ettore per consiglio del ...
Seite 51
... Andromaca e il bambino , prima di tornare alla battaglia , ove potrebbe soccombere . Quindi s'incammina in fretta alla sua di- In questo punto è più che altrove mirabile la forza di ragione e la mitezza di lui , non perchè simuli per ...
... Andromaca e il bambino , prima di tornare alla battaglia , ove potrebbe soccombere . Quindi s'incammina in fretta alla sua di- In questo punto è più che altrove mirabile la forza di ragione e la mitezza di lui , non perchè simuli per ...
Seite 52
... Andromaca non è nelle sue stanze , si fa sulla soglia della camera delle schiave e domanda loro dove è andata , se dalle cognate o al tempio di Diana ( 1 ) . Questa duplice domanda di Ettore non un artificio del poeta per farci sapere ...
... Andromaca non è nelle sue stanze , si fa sulla soglia della camera delle schiave e domanda loro dove è andata , se dalle cognate o al tempio di Diana ( 1 ) . Questa duplice domanda di Ettore non un artificio del poeta per farci sapere ...
Andere Ausgaben - Alle anzeigen
Häufige Begriffe und Wortgruppen
accresciuto Achei Achille Agamennone Aiace alcuna allora amore Andromaca animo Apollo armi assai avea avesse avrebbe battaglia bellezza bello Calcante carattere caro causa certo combattere commozione compiace comprendere conoscere contesa Criseide degno desiderio dice dignità divenuto divinità dolore dono Ecuba effetti Enea erano Ercole Ermengarda Ermione Eschilo esso Ettore Euripide Evandro fargli figlio forte forza gioia giovane Giove Giunone gloria gran Greci guerra Ifigenia Iliade immagine innanzi insieme l'amore l'animo lieto maggior meglio Menelao mennone mente minaccia morte nemici nuovo Omero onore Orazio padre Pallante parla parole passioni patria Patroclo pensiero pericolo pestilenza piacere piena poco poeta popoli poteva pregi preso Priamo promessa propria pure quei ragione re Latino rimprovero ritorna sarebbe schiava sciagura sdegno secreto sembra sentimenti soltanto spavento sposa superbo Tevere timore triste Troia Troiani trova turbato Turno Ulisse umano valore vedere vendetta vergogna Virgilio viva volere volontieri vuol zione
Beliebte Passagen
Seite 109 - O insensata cura de' mortali, quanto son difettivi sillogismi quei che ti fanno in basso batter l'ali! Chi dietro a iura, e chi ad aforismi sen giva, e chi seguendo sacerdozio, e chi regnar per forza o per sofismi, e chi rubare, e chi civil negozio; chi nel diletto...
Seite 38 - Amor tremendo è il mio. Tu noi conosci ancora: oh! tutto ancora non tei mostrai: tu eri mio: secura nel mio gaudio io tacca; né tutta mai questo labbro pudico osato avria dirti l'ebbrezza del mio cor segreto.
Seite 110 - O insensata cura de' mortali,' Quanto son difettivi sillogismi Quei che ti fanno in basso battei l' ali ! Chi dietro a iura, e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza o per sofismi, . E chi rubare, e chi civil negozio, Chi, nel diletto della carne involto, S'affaticava, e chi si dava all'ozio; Q iiaml' io, da tutte queste cose sciolto, Con Beatrice m' era suso in cielo Cotanto gloriosamente accolto.
Seite 77 - Hectoreae. Cape dona extrema tuorum, O mihi sola mei super Astyanactis imago : sic oculos, sic ille manus, sic ora ferebat ; 490 et nunc aequali tecum pubesceret aevo.
Seite 109 - Veramente per la noia non credo si debba intendere altro che il desiderio puro della felicità; non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere.
Seite 84 - Odio la vile prudenza che ci agghiaccia e lega e rende incapaci d'ogni grande azione, riducendoci come animali che attendono tranquillamente alla conservazione di questa infelice vita senz'altro pensiero.
Seite 132 - Ma se fia Che in amistà si torni, un sol momento Non tarderà di Troia il danno estremo . Or via, di cibo a ristorar le forze Itene tutti per la pugna . Ognuno L'asta raffili, ognun lo scudo assetti, Di copioso alimento ognun governi...
Seite 47 - In vero Biasmare i Teucri, né gli Achei si denno, Se per costei sì diuturne e dure Sopportano fatiche. Essa all'aspetto Veracemente è Dea. Ma tale ancora Via per mar se ne torni } e in nostro danno Più non si resti, né de
Seite 144 - Racquistar si ponno E tripodi e cavalli e armenti e greggi ] Ma l'alma che passò del labbro il varco, Chi la racquista? chi del freddo petto La riconduce a ravvivar la fiamma ? Meco io porto (la Dea madre mei dice) Doppio fato di morte.
Seite 93 - Questo dì fu solenne: or da' trastulli prendi riposo; e forse ti rimembra in sogno a quanti oggi piacesti, e quanti piacquero a te: non io, non già, ch'io speri, al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo quanto a viver mi resti, e qui per terra mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi in così verde etate!