211 Bacco lontan da lor ben venti miglia quattro Tigri orribili tirato, e 212 e Avea già dato Apollo un'ora al giorno, E stava a rimirar vago ed intento porpora , ch'intorno 213 e a Quando si mosse il gran carro eminente Di pampini , e di frondi ornato e bello, Distinto essendo ogni ordine talmente, Che questo non togliea la vista a quello; Sopra il suo capo egual si sta pendente D'oro e di gemme a piombo un gran crivello Da spessi buchi e piccoli forato, Nè senza gran mistero a lui dicato. 214 Per voler gire al seggio , ov'egli è assiso , Per instabili gradi vi si sale. Vergine e bello e grazioso ha il viso, E la fronte benigna e liberale : Ha quasi sempre in bocca un dolce riso, E veste una lorica trionfale, Di capi adorna di diverse fere, Di Pardi, di Leoni, e di Pantere. Dicta fides sequitur; responsaque vatis aguntur. Liber adest: festisque fremunt ululatibus agri. 528. Liber. De Bacchanalibus, sacro Graeco, 'scelerum omnium seminario, videatur Liv. lib. 94., ubi in concione Portius Cato Consul inter caeter a: Primum, inquit, mulierum magna pars etc. ; deinde simillimi feminis mares stuprati, et constupratores, fanatici, vigiles, vino, strepitibus, clamoribusque nocturnis attoniti, etc. In his sacris Bacchantes thyrsos gerentes, pampi. nis hederaque coronatae gestabant vites, hircos, cophinos , phallos: per splvas, montes, nemora furibundae saltabant ; dissono clamore , ululatu, tibiarum cantu et cymbalorum tinnitu omnia replebant : hic stupra promiscua, caedes infandae. Sed plura lege apud Patres, Arnob. lib 5., Aug. de Civ. Dei lib. 6. cap. 9. et lib. 18. c. 13., Clem. Alexand. in Protrep. Euseb lib. 2. Praepar. Evang. cap. 5., Tertull. de spectaculis, Firmicuma de err. prof. relig. 215. е gonne. 216 Innanzi al carro tre vanno ad un paro , 217 puote il morto bosco, 218 presso e ratto, E quanto stender |