Studi sul poema sacro di Dante Allighieri, Teil 1Tipografia all'insegna del Diogene, 1850 |
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Allegoria Allighieri amore anagogico anime antichi Aristotele assai avea Beati Beatrice Canto Canto VII Cattolica Cerchio ch'è chè chiama Chiesa Cielo Città Città di Dio Colle Calvario comento convien Corso Donati Cristiani CRISTO Dante Dantesco dell'Inferno dice diletto dire diritta divina Empireo eterno Etiopia feltro feltro e feltro Filosofia Gerusalemme Ghibellini Giove gran guida imperocchè Inferno interpetrazione l'Allegoria l'Allighieri l'anima l'Inferno LEGGI DELLA MONARCHIA Limbo luogo Lupa Maestro Mansione mente mezzo del cammin MONARCHIA DI DIO mondo Monte morte Origene Paradiso parla parole peccato peccatori pecus pellegrino Penitenza Piaggia diserta Pianeta Poema sacro Poeta Poetica politica Porta di San Proemio Purg Purgatorio quinto senso ragione Ramesse riguardo San Pietro santa Sapienza Scienza scrive Selva oscura senso allegorico senso anagogico senso civico senso letterale simbolo studio sublime teologica Terra trova Universo Valle vedere Veltro vero verso Viaggio mistico Virgilio volle
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Seite 235 - Io aveva una corda intorno cinta , E con essa pensai alcuna volta Prender la lonza alla pelle dipinta. Poscia che l' ebbi tutta da me sciolta , Sì come 'l Duca m' avea comandato , Porsila a lui aggroppata e ravvolta; Ond...
Seite 228 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Seite 665 - Ed ha natura sì malvagia e ria Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali a cui s'ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Seite 796 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Seite 700 - Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente.
Seite 688 - Io era tra color che son sospesi, E donna mi chiamò beata e bella, Tal che di comandare io la richiesi. Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Seite 58 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Seite 370 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Seite 634 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Seite 828 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde , Che, per veder gli aspetti...