Dizionario dantesco, Band 5

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Stab. tip. all' Ins. S. Bernardino, 1887

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Seite 292 - E, sì com' uom che suo parlar non spezza, Continuò così il processo santo: Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, ed alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Seite 291 - E libero voler che, se fatica • Nelle prime battaglie col ciel * dura, Poi vince tutto, se ben si notrica.
Seite 123 - ... altre saltano, eziandio nulla veggendo da saltare. E i' ne vidi già molte in un pozzo saltare, per una che dentro vi saltò, forse credendo saltare uno muro; non ostante che il pastore, piangendo e gridando, colle braccia e col petto dinanzi si parava.
Seite 314 - Puttaneggiar co' Regi a lui fu vista ; Quella , che con le sette teste nacque , E dalle diece corna ebbe argomento , Fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v'avete Dio d'oro e d'argento : E che altro è da voi ali' idolatre , Se non ch
Seite 259 - Appresso a questo Sonetto apparve a me una mirabil Visione, nella quale vidi cose, che mi fecero proporre di non dir più di questa Benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire 5 a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sa veracemente.
Seite 284 - Apri alla verità che viene il petto, E sappi che, sì tosto come al feto...
Seite 297 - Ora ne' campi Cresce solinga, e tra i selvaggi scherzi A le rozze villane il viso adorna. Già s'avanza la mensa.
Seite 295 - L' animo, ch' è creato ad amar presto, Ad ogni cosa è mobile che piace, Tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace Tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, Sì che 1
Seite 245 - E lo nome di questa donna era Giovanna, salvo che per la sua beltade, secondo ch'altri crede, imposto l'era nome Primavera, e così era chiamata.
Seite 286 - Per preponimento dico, che intra tutte le bestialitadi quella è stoltissima, vilissima e dannosissima chi crede, dopo questa vita, altra vita non essere; perciocchè se noi rivolgiamo tutte le scritture, sì de' filosofi, come degli altri savii scrittori, tutti concordano in questo, che in noi sia parte alcuna perpetuale.

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