La divina commedia

Cover
U. Hoepli, 1914 - 1080 Seiten
 

Andere Ausgaben - Alle anzeigen

Häufige Begriffe und Wortgruppen

Beliebte Passagen

Seite 20 - E tu, che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti. Ma poi ch' e' vide ch' io non mi partiva, Disse: Per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui : per passare, Più lieve legno convien che ti porti. E '1 Duca a lui : Caron, non ti crucciare: Vuoisi così colà dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Seite 184 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Seite 133 - Ma quello ingrato popolo maligno che discese di Fiesole ab antico, e tiene ancor del monte e del macigno, ti si farà, per tuo ben far, nimico; ed è ragion, che tra li lazzi sorbi si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; gent'è avara, invidiosa e superba: dai lor costumi fa che tu ti forbì.
Seite 18 - Non ragioniam di lor, ma guarda, e passa. Ed io, che riguardai, vidi una insegna, Che girando correva tanto ratta, Che d...
Seite 48 - Ed egli a me: Ritorna a tua scienza, Che vuoi, quanto la cosa è più perfetta, Più senta il bene, e così la doglienza, 109. Tuttoché questa gente maledetta In vera perfezion giammai non vada, Di là, più che di qua, essere aspetta.
Seite 431 - Io dico di Traiano imperadore: Ed una vedovella gli era al freno, Di lagrime atteggiata e di dolore. D'intorno a lui parea calcato e pieno Di cavalieri, e l'aquile dell'oro Sovr' esso in vista al vento si movieno.
Seite 2 - Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai. Ma poi che fui al piè d' un colle giunto, Là dove terminava quella valle, Che m' avea di paura il cor compunto, Guardai in alto, e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta, Che mena dritto altrui per ogni calle.
Seite 16 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Seite 413 - La fama, che la vostra casa onora, Grida i signori e grida la contrada, SI che ne sa, chi non vi fu ancora.
Seite 168 - Verrà colui ch' io credea che tu fossi , Allor ch' io feci il subito dimando. Ma più è il tempo già che i pie mi cossi, E eh' io son stato così sottosopra, Ch'ci non starà piantato coi piè rossi; Chè dopo lui verrà, di più laid' opra, Di ver ponente un pastor senza legge, Tal che convien che lui e me ricuopra. Nuovo Jason sarà, di cui si legge Ne...

Bibliografische Informationen