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Commissioni di pubblica Beneficenza.

Selve.

Valentich Dn. Giov., Parr., Preside. Membri.

Rassol Giov. Mattessich Cristof. Bogdanich Giammaria. - Bernich Giov. Arbe.

(L'istituto di Beneficenza amministra i beni fondi lasciati dal fu Arcidiacono Bon e anche il fondo così detto del Docola sito sull' Isola di Veglia vicino a Ponte. Il reddito annuale di quest' ultimo è devoluto a titolo di dote a quella ragazza orfana o di padre o di madre o d' ambidue i genitori, nata e domiciliata in Arbe, il di cui nome sorte dall'urna la prima Domenica di Ottobre d' ogni anno, presente una Commissione appositamente istituita. Nella casa di Ricovero detta Ospitale si accolgono tanti poveri senza tetto quanti possono abitarvi, senza però loro dare cosa alcuna se non il letto, in caso di malattia brodo e medicinali, e se ignudi il vestito, e nelle solennità principali 10 soldi a ciascun ricoverato).

Nimira Mons. Antonio, Arciprete Mitrato, Parroco, Preside. Galzigna Pietro, Podestà, Dirig.

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Knin.

(La Commissione di Beneficenza sussiste dall' anno 1828, epoca nella quale si cominciò usufruttuare i benefizi d'un legato consistente nella metà delle rendite di due vignati, uu bosco ed un fondo arativo, lasciati dal defunto Cavaliere Colonnello Giuseppe Sinobad per soccorrere i poveri. Il fisso ricavato annuo di questo legato è di fior. 52: 50, perchè i suddetti fondi sono stati concessi a livello perpetuo).

Fumiš Giov., Podestà, Preside.
Fontana Giovanni, Cassiere.
Barić P. Rocco, Parroco, Membro di
diritto.

Dernis.

1866

(Precedentemente all' anno sussistova in questa borgata una Commissione di pubblica beneficenza composta del Podestà, di un Membro del Consiglio e di una terza persona ordinariamente nominata dal Consiglio comunale stesso. Nell' anno 1866, in cui la popolazione del circondario di Dernis venne affiitta dalla carestia, tutti i fondi allora esistenti della pubblica beneficenza furono esauriti in sovvegni alla popolazione; ragione, per cui cessò il motivo dell' esistenza di una Commissione di pubblica beneficenza, che dopo l'epoca preindicata non ebbe più a ricostituirsi. Gli scarsissimi introiti, che dovrebbero versarsi nella cassa di pubblica beneficenza, vengono impiegati direttamente dall'Amministrazione comunale nel sovvenir persone povere ed inette a procurarsi i mezzi di sussistenza). Sebenico.

Commissione di pubblica
Beneficenza.

(fu fondata nell' anno 1829 per

disposizione testamentaria del Nobile Signor Luca Cortellini di Sebenico, che largì un capitale di fior. 3000 in contanti, ma non ebbe vita che nell' anno 1840. I capitali, di cui l'Istituto presentemente dispone e col reddito dei quali vengono sostenute le spese relative, consistono in Obbligazioni di Stato per l'importo di fior. 5220, in moneta sonante collocata a mutuo col 5% in f. 7610, e in livelli sopra case in annui f. 54. Il numero delle persone che in termine medio vengono annualmente soccorse dall' Istituto consiste in 109 maschi e 220 femmine con uu dispendio complessivo annuo di fiorini 701:50).

Casa di ricovero ed annessovi
Asilo infantile.

(La Casa di ricovero in Sebenico
venne fondata nell'anno 1850. I be-
nemeriti fondatori sono Simeone Gliu-
cev Venturin, or defunto, che lasciò
un legato di fior. 4000 M. C., e Mons.
Gian Luca Giovalino, Canonico della
Cattedrale, che contribuì l'importo di
fi. 1000 M. C. Nella Casa di
ricovero vengono accolti e mantenuti
da 6 a 8 individui, e la spesa annua
ammonta in termine medio a f. 180
o 200. L'Asilo infantile ebbe
vita nell'anno 1857 per opera del
pio benefattore Mons. Canonico Gian
Luca Giovalino, che, sussidiato dal
particolare pecunio dell' Augustissimo
Imperatore Francesco Giuseppe I.,
vi contribuì con non indifferente som-
ma di danaro. La rendita annua
dell' Asilo infantile consiste in poco
più di f. 500, dipendenti anche da
obblazioni di particolari.
Giadrov Dr. Vinc. -
Frequen-

Sua Sig. Illma. e Revdma. Monsig.

Giovanni Zaffron, Vescovo, Preside.
Frari Dr. Luigi, Podestà, Dirigente.
Giovalino Rmo. Dn. Gian Luca, Ca-
nonico, Membro-Cassiere.
Membri.

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Covacevich Gliubimiro.

Ospitale.

(venne costruito tutto di nuovo fino dalle fondamenta nell' anno 1807 a spese del Sovrano Erario sopra un fondo denominato della B. V. del Castello, ove prima esisteva un Ospedaletto detto di S. Lazzaro, che fu interamente demolito. Nell'anno 1863 l'attuale Ospitale venne ristaurato e ampliato a merito dell'esimio patriotta Sig. Dr. Roberto de Visiani, Professore di Botanica a Padova, che a tale scopo avea dedicato l' ingente importo di fior. 2600 in moneta d'argento).

Bioni Dr. Vittorio, Direttore.
Galvani Dr. Eugenio, Controllore.
Bergnoki Girolama, Priora della Casa
degli esposti.

(1 levatrice-assistente, 3 infermieri,
1 servente).

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tano l'Asilo in media 96 fanciulli,

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ad autorizzazione dell' I. R. Luogotenenza dd. 10 Gennajo 1859 N. 97 in concorso degli eredi del fu Giovanni Miscov. I principali fondatori sono Mons. Antonio Carminati, Decano della Cattedrale di Sebenico, Giovanni Miscov e Simeone Morovich. Il capitale incrementato da elemosine ed interessi annui ascende ora a fiorini 1545).

Scarpa Dn. Vinc., Parr., Preside.
Macale Nic., Podestà, Dirigente.
Cicutovich Fortunato, Membro.
Siunka Girolamo,

(1 Membro vacante).

Scardona.

"

(Il primo fondatore fu Stefano Zambelli, che con proprio codicillo 27 Novembre 1798 legava alla pubblica Beneficenza una sua casa. Da quell'epoca fino alla regolare erezione dell' Istituto, che seguì nell' anno 1819 sulla base del Regolamento francese 10 Settembre 1812, i redditi della casa legata e le altre pie obblazioni dei cittadini furono amministrate dagli esecutori testamentari del defunto Zambelli sotto l'immediata sorveglianza del Vescovo di Scardona. Successivamente varî altri sono stati i benefattori dell' Istituto, e comechè nell' epoca della fondazione del medesimo, Scardona fioriva di un dotto e zelante Capitolo, così ai Canonici Laborović, Borin, Bordini e Raević devesi, se i loro congiunti Zambelli, Secondini, Sanguigna e Visiani, morti senza prole, legassero al pio Istituto buona parte dei loro beni).

Raević Rmo. Dn. Melch., Canon. onor.,

Abate mit., parroco, Preside. Vidović Ang., Podestà, Dirigente. Membri.

Filippi G. B. Lomas Dr. Matt.

Rosa Piet.

Dražić Matteo.

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Marassović Giov., Cav. Ord. austr. Franc. Gius., Cassiere.

Spalato,

Commissione di Pubblica
Beneficenza.

(Comprende l'Istituto di Beneficenza pubblica che d' ordinario sovviene a domicilio con sussidi mensili e straordinari e tiene in affitto una casa sita in Borgo grande a S. Maddalena pel ricovero di circa 20 poveri vecchi d' ambo i sessi. La sua sostanza è limitata e consiste in 6 capitali dati a mutuo nella complessiva somma di fior. 3050, in 3 Obbligazioni di Stato del Prestito Nazionale del valore nominale di fior. 10.860 ed in una Cartella del Credito mobiliare acquistata nel 1865 per fior. 130. Comprende anche la Casa d' industria e di ricovero, che ebbe il suo totale compimento nella Prima Sezione per legati e pie disposizioni testamentarie dei tre benemeriti fratelli Antonio, Ottavio e Giovanni Pietro Martinis-Marchi, i quali coi loro testamenti 1853, 1855 e 1856 lasciarono una sostanza ai poveri di circa centomila fiorini in stabili, terreni, livelli, capitali a mutuo, Obbligazioni di Stato ed in contanti. Il patrimonio s' aumentò per altri doni fatti nell'importo complessivo di fior. 2500, e Giuseppe DeMarchi fu Giovanni con contratto notarile 28 Giugno 1871 donò fiorini 6000 da essere contati da' suoi eredi sei mesi dopo la sua morte. Nella Casa d' industria e di ricovero vongono accolti giovanetti poveri d'ambo i sessi onde educarli ad arti e mestieri, e vecchi d' ambo i sessi per offrir a questi l'asilo negli anni in cui sono incapaci a sostenersi da se).

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(Gli Ospizi di Spalato si compongono dello Spedale, dell' Orfanotrofio e della Casa delle partorienti. Il fondo. col relativo edifizio esistente sul bastione S. Lazzaro fu donato alla città per ricoverarvi i poveri da Pietro Ergovaz da Spalato in sulla fine del secolo XVIII. Appena nel 1821, dopo aver servito dapprima come Casa di ricovero, indi come Ospedale Militare durante l'occupazione francese, veune destinato ad uso dei suddetti tre Istituti, i quali accolgono in termine. medio dai 400 ai 500 ammalati, dai 90 ai 100 esposti e dalle 30 alle 40 partorienti all' anno). Personale d'Amministrazione e sanitario.

Brattanich Dr. Franc., Direttore.

Granich Ang., Controllore. Nonveiller Dr. Luigi, Med. prim. Pervan Dr. Giov., Chir. assist. Gucchia Maddal., Priora dell' Orfanotrofio e della Casa delle partor. (1 capo-infermiere, 1 infermiere, 2 infermiere, 1 custode dei pazzi, 1 portinajo).

Asilo infantile.

(Fu fondato dal Rmo. Decano Capitolare, Mons. Pietro Manger, Cav. dell' Imp. Ord. aust. di Franc. Gius., con mezzi raccolti dalla carità dei generosi cittadini e stranieri, e Membri dell' Imperiale e Reale Famiglia regnante ne sono benefattori costanti. Accoglie fanciulli poveri d' ambo i sessi dalla prima fino all' età di anni 6, che vengono bene predisposti all'istruzione elementare. Preside n'è lo stesso benemerito fondatore, cui nella gestione e cura dell'Istituto si aggiungono dei Direttori, un Segretario ed alcune Dame visitatrici).

Commissioni di pubblica
Beneficenza.

Castel Sussuraz.

Čiulin Rmo. Dn. Giov., Canon. onor.
Parroco, Preside.

Gercich Piet., Podestà, Dirigente.
Membri.

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missa fu istituita nel 1820 e si sostenne fino al 1833 con semplici elemosine e con eventuali sussidi senza contar alcunchè di patrimonio. La prima sua benefattrice si fu Maria Gelić vedova di Giorgio, che nel 1833 donò alla pubblica Beneficenza una casetta a pian terreno, la quale serve ora di ricovero ai poveri. La seconda sua benefattrice fu Giovanna Perišić vedova di Giuseppe, che col suo testamento 19 Marzo 1851 legò una casetta ad un piano, ora affittata per annui fiorini 18 che vengono impicgati nel provvedere i poveri ammalati di medicinali, di carne, ed all'occasione i più bisognosi di pane. La pubblica Beneficenza possiede pure un capitale di fior. 52.36 proveniente da una multa, il quale capitale trovasi collocato cogli interessi del 5% presso la Cassa di Risparmio a Vienna in guisa che i censi vanno in aumento del capitale stesso).

Lovrić Rmo. Dn. Aut., Canon. onor., Parroco, Decano.

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covero più conveniente di poveri impotenti, la Fabbricoria della Chiesa Collegiata, amministratrice della succursuale di S. Spirito, s' impegnò al contributo di annui fior. 25:20 a titolo di sovvenzione per i poveri, e fu ailora che l'antico Istituto portante il nome di Pubblica Beneficenza incominciò il suo esercizio di fatto coll'amministrazione del predetto contributo della Fabbriceria. Successivamente con alcuni legati testamentari se ne costituì una qualche rendita che, sebbene assai scarsa ed insufficiente ai bisogni, sperasi possa venir incrementata a lodevole cura dell' amministrazione per parte dei Membri costituenti la Commissione). Mazanović Rmo. Dn. Franc., Arciprete mit., (p. 175), Preside. Fanfogna de, Conte Ant., Podestà, Dirigente.

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