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quell' epoca manca affatto qualunque notizia fino all'anno 1143, dal quale anno fino al 1570 si noverano 22 Vescovi, e dopo l'ultimo di questì la sede di Budua non ebbe più Vescovo proprio. Fu soggetta a quei Metropoliti, a cui Risano fino alla metà del secolo XV., e poi all'Arcivescovo di Antivari. La sede vile di Budua si estendeva ai villaggi di Maini, Braici, ed al vasto territorio di Župa. Ma quelle popolaziòni, insieme con Pastrovichio, a poco a poco hanno abbracciato il rito greco-orientale, perchè fin dai tempi di Stefano Dusciano, Imperatore di Servia e Grecia ed Uroš di lui figlio, ultimo della stirpe Nomagna, lo scisma rasciano cominciò ad infestare i cattolici di quelle parti, finchè li con-. dusse alla totale apostasia. Si mantenne tuttavia salda nella fede una parte di Budua che dopo la morto dell' ultimo Vescovo nel 1570 circa fu amministrata ora dagli Arcivescovi di Antivari, ora dai Vescovi di Cattaro, Scutari e Dulcigno per mezzo de' loro Vicari, ed ora dai Vicarî apostolici; e dopo l'anno 1720 di nuovo dal Metropolita antivarino fino al 9 Agosto 1830, nel quale anno la Chiesa di Budua fu unita come parrocchia alla giurisdizione del Vescovo di Cattaro, in vigore delle lettere apostoliche di Leone XII. "Locum Beati Petri, de die 30 Junii 1828. (G. M.).

La Diocesi è compartita in 4 Decanati con 16 Parrocchie e 9 Cappellanie esposte; annovera al presente 10 Parrocchi, 5 Amministratori parrocchiali, 8 Cappellani esposti, 2 Vicari corali e 3 Cooperatori parrocchiali; ad 1 Parrocchia ed 1 Cappellania si provvede medianto supplenza. Una Cooperatura è vacante.

Nel circondario diocesano sussistono: 1 Convento dei F.F. M.M. 0.0. Francescani della Provincia di S. Girolamo e 5 Ospizi, dei quali 4 dei F.F. M.M. Riformati Francescani ed 1 dei P.P. Cappuccini).

Vescovo.

Sua Signoria Illma. e Revdma. Monsignor Giorgio Marchich, Camoriere segreto di S. S. Papa Pio XI.

ecc. ecc.

Pro-Vicario Generale.

Marovich Rmo. Dn. Adeodato, Canon. penitenz. della Cattel., insig. Croce d'oro del merito c. cor.

Cancelleria Vescovile. Martinelli Dn. Leone, Cancell. (2 scrittori, 1 cursore).

Capitolo della Chiesa Cattedrale. Preposito.

Scarpa Rmo. Dn. Giov., Canon. teolog., Cav. Imp. Ord. di Franc. Giuseppe.

Canonici prebendati.

Oparenovich Rmo. Dn. Trifono.
Marovich Rmo. Dn. Adeod. (v. S.).
Forti Rmo. Dn. Girol.

Canonici onorarî.

Derocco Rmo. Dn. Nic., parr., cano di Budua.

De

Ivanovich Rmo. Dn. Piet., Amminist. parrocch. di Stolivo superiore. (2 vacanti).

Giudici ed Esaminatori prosinodali.

Scarpa Rmo. Dn. Giov. (v. s.). Oparenovich Rmo. Dn. Trif. (v. s.). Marovich Rmo. Dn. Adeod. (v. s.). Forti Rmo. Dn. Girol., (v. s.). Ivanovich Rmo. Dn. Pict. (v. s.). Bassich Mons. Ant., Protonot. Apost., Prelato domest. e Cameriere seg. di S.S., Dr. in S. Teol. e Filosof.,

Canon. onor. delle Catted. di Ragusa, Cav. Imp. Ord. di Franc. Gius., emerito Direttore della Caposcuola di Cattaro.

Guerini Dn. Pasq., Abate, parr. decano di Perasto.

Martinelli Dn. Leone (v. s.).
Esaminatori.

Radimiri Dn. Stef., parr. di Sin Eustachio in Dobrota.

Lazzari Dn. Nic., parr. di Perzagno.

Andrich Dn. Elia, parr. di S. Matteo in Dobrota.

Clero addetto alla Catte Irale.
Martinelli Dn. Leone, (v. s.).
Radimiri Dn. Giov.

Bizinger Dn. Corr., Cappell. milit.
Decanati.

I. Decanato di Caltaro.

(comprende 8 Parrocchie, 3 Cappellanie).

1. Parrocchia di Cattaro. Forti Rmo. Dn. Girol., Canon., pro-parr., decano.

Zmajevich Dn. Ant., vicario corale, cooper. parrocch.

Zarbarini Dn. Greg., idem.

2. Cappellania di Spigliari. Raicevich Dn. Luca, capp. esp. 3. Parrocchia di Scagliari. Pastrovich Dn. Gius., parr.

4. Parrocchia di Mulla. Kossovich Dn. Ant., parr.

5. Parrocchia di Perzagno.
Lazarri Dn. Nic., (v. s.), parr.
Florio Dn. Franc., coop.

6. Parrocchia di S. Matteo in
Dobrota.

Andrich Dn. Elia, (v. s.), parr.
Radimiri Dn Giov., (v. s.), coop.
7. Parrocchia di S. Eustachio in
Dobrota.

Radimiri Dn. Stef., (v. s.), parr.

8. Cappellania di S. Pietro in
Dobrota.

Petrina Dn. Ang., capp esp. 9. Parrocchia di Stolivo superiore. Ivanovich Rmo. Dn. Piet., Canon. onor., amminist.

10. Cappellania di Stolivo inferiore. Bernichievich Dn. Bern., capp. esp. 11. Parrocchia di Bogdassich. (vacante) parr.

Raicevich Dn. Luca, capp. di Spigliari, supplente.

II. Decanato di Budua. (comprende 1 Parrocchia ed 1 Cappellania).

1. Parrocchia di Budua. Derocco Rmo. Dn. Nic., Canon. onor., parr., decano. (vacante) coop.

2. Cappellania in Castel Lastua (Pastrovichio).

Garneri P. Paolo, min. riform, ex prefetto, mission., capp. esp.

III. Decanato di Perasto. (comprende 5 Parrocchie, 2 Cappellanie).

1. Parrocchia di Perasto. Guerini Dn. Pasq., Abate di S. Giorgio, parr., decano, (v. s.).

P. Emidio da Cattrano (Vidale Giov. Maria), Presid. dell' Ospizio dei F.F. M.M. Francescani Riformati, 1) cooperatore.

(Nelle memorie, che riguardano la storia antica è celebre l'Abazia di S. Giorgio presso Perasto. Mancano

1) Nell' Ordine dei F.F. Francescani riformati ogni religioso perde nella sua recezione all' Ordine non solo il nome proprio di battesimo o cresima, ma anche il cognome della sua famiglia, ed in vece assume il nome di un Santo che ordinariamente illustrò l'Ordine, e per co

le prime traccie della sua fondazione; ma da atti manoscritti risulterebbe che nei primordi del secolo IX. sullo scoglio denominato di S. Giorgio presso Perasto esistesse già una Chiesa ed un monastero sotto l'invocazione di quel Santo Martire ed affidati ai Monaci di S. Benedetto. Da altri invece ritiensi, che più tardi que'Religiosi si fossero stabiliti su quello scoglio, dopochè i Monaci di quell'ordine ebbero l'isola di Meleda, ciò che accadde verso l'anno 1150. Ma questa seconda opinione meno regge alle ragioni di critica in confronto della prima.

Del resto, comunque siasi, è certo che l'Abazia è antichissima, e che nell'anno 1247 sullo scoglio di San Giorgio esistevano i P.P. Benedettini, perchè da un pubblico istrumento. consta che in quell' anno il Vescovo di Cattaro Mons. Adeodato ad istanza del Cenobiarca Benedettino consacrò la Chiesa di S. Giorgio su quello scoglio, sotto il patronato della comunità di Cattaro. Quest' Abazia fu poscia secolarizzata col fatto nell'anno 1458, e gli eletti vennero denominati Commendatari. Coll' Abazia è connessa la Parrocchia, di modo che l'Abate di S. Giorgio è altresì parroco di Perasto. Anticamente il patronato spettava, come si disse, alla comunità di Cattaro, per cui nel 1634 sorse una grave lite fra quelli ed i Perastini e fu terminata, dopochè il Senato Veneto con Ducale dei 17 Novembre di quell' anno ne assunse il

gnome assume il nome proprio del paese, o terra in cui nacque. Laonde uniformandomi a tale regola, aggiungo il cognome e nome che il rispettivo Padre portava al secolo, ponendoli fra parentesi per non ripetere la voce: al secolo.

diritto, che poi passò alla casa d'Austria nel 1797. Dopo il 1634 i Perastini eleggono l'Abate parroco per grazia del Governo proposto, il quale conferma l'eletto (G. B. D.). Santuario della B. V. dello Scarpello.

(È celebre nelle Bocche di Cattaro il Santuario della B. V. dello Scarpello, così detto dal sito su cui è fondato ossia dallo scoglio situato in poca distanza da Perasto, che anticamente era una rupe fuori del mare, ed appellavasi col nome di Scarpello. Questa col tempo. divenne famosa pella sacra immagine di Nostra Signora dipinta sul cedro, e quivi mirabilmente trasportata da mano invisibile, come tiene la costante tradizione, nell'anno 1452 da Negroponte, e resa poi celebre non solo presso gli abitanti di Perasto e delle Bocche, ma ancora presso gli esteri per le copiose e prodigioso grazie che ricevono. Benchè per tre volte fosse portata nella Chiesa parrocchiale di Perasto in terra ferma, si trovò sempre invisibilmente restituita allo Scarpello. Fu quivi allora eretta una Cappella, e dappoichè fu ampliato il locale, venne costruita la sussistente Chiesa nel 1630, piccola di mole, ma che ha nell'interno le pareti coperte di lamine votive d'argento, e di squisite pitture d'un Coccoglia Perastino, e che esprimono i vaticini dei profeti e delle sibille sulla B. Vergine, nonchè i principali atti della sua vita, e sul magnifico altare di marmo eretto nel 1796 venerasi la prodigiosa immagine. Questa nella prima Domenica di Maggio di cadaun anno si trasporta solennemente a Perasto, dove rimane due mesi, e quivi con essa si fa solenne processione per tutta la città il dì 15 Maggio di cadaun anno in riconoscenza dell'insigne vittoria riportata dai Perastini

sui Turchi in quel dì nel 1654 per intercessione della B. Vergine. Nell'ultima Domenica di Giugno, o prima di Luglio si restituisce allo Scoglio. La custodia del Santuario, dotato di fondi, è affidata ad un sacerdote, che ha presso di quello una casa d'abitazione dove in eleganti quadri vengono rappresentati molti naufragi, nonchè vari pericoli di aggressioni marittime, che corsero altrettanti bastimenti mercantili e da guerra nel corso dei due ultimi secoli, e che vennero salvati per intercessione della B. Vergine o almeno allora salvarono la vita i naufragati. (G. B. D.).

P. Carlo da Isola di Malo (Carbonara Piet.) confess., predicat., custode del Santuario.

Fr. Illuminato da S. Giacomo di Veglia (Brunetta Gius.) laico prof.

2. Cappellania di Risano. Giorgi Dn. Biagio, capp. esp. 3. Parrocchia di Costagnizza. Cipollovich Dn. Stef., parr. 4. Parrocchia di Lastua superiore. Balich Dn. Mich., amminist. 5. Cappellania di Lastua inferiore. Guerini Dn. Giov., capp. esp. snppl.

6. Parrocchia di Teodo. Zotti Dn. Nic., parr.

7. Parrocchia di Lepetane. Tomicich Dn. Marco, amminist. IV. Decanato di Castelnuovo.

(comprende 2 Parrocchie e 3 Cappellanie).

1. Parrocchia di Castelnuoro. Radonicich Dn. Trif., Dr. in S. Teol., amminist., decano.

Cappellania di Megline.

P. Geremia da S. Giorgio di Carrara (Maron Piet.) Pres. dell'Ospizio di Castelnuovo, cappell.

2. Cappellania di Porto-Rose. Radonicich Dn. Trif. (v. s.) suppl.

3. Cappellania di Pokrivenik.
Vulovich Da. Fortunato, capp. esp.
4. Parrocchia di Boghissich.
(Cartolle).

Visin Dn. Vinc., amminist. Sintuario della B. V. delle Grazie in Otok.

Perentin Fr. Piet., M. O., laico profess., custode.

5. Cappellania di Crassich. Lazzari Dn. Bern., capp. esp.

Clero regolare.

Convento di S. Chiara dei F. F. M.M. 0.0. Francescani della Provincia di S. Girolamo in Cattaro.

(Fino dall' anno 1268 abbiamo da un breve di Clemente IV., che Tommaso Basili, cittadino di Cattaro s'era assunto l'ufficio di procuratore dei M.M. 0.0. di sua patria e di tutto quel territorio da memorie nostrali che la pia Elena di Valois, figlia di Lodovico di Francia e moglie d'un Niemanida, fondò nel 1288 il primo regolare cenobio. Nei primi anni dəl XVI. secolo, dovendosi demolire a motivo di soprastanti guerre il Tempio di S. Nicolò, situato nel suburbio di Gordicchio e che apparteneva ai M.M. 0.0. colla casa attigua loro offerta dal patrizio Drago, questi passarono nel Convento di S. Chiara posseduto in origine dalle Monache Benedettine, indi dalle Clarisse e che fu loro definitivamente consegnato nel 1573, essendo morta in que' giorni l'unica suora di quest' Ordine. Francesca vedova di Trifone Bucchia unì ai locali già esistiti alcune sue case, lasciandole in dono perpetuo ai frati, che nel 1575 presero stabilo dimora a S. Chiara. Ora la parte maggiore del Convento è occupata dalla scuola popolare. La Chiesa è distinta per bei

marmi e degno d' osservazione è l'altaro maggiore consacrato a Maria concetta senza macchia dal Cav. Giov. Bolizza e di lui moglie Vincenza Bucchia. La piccola biblioteca del convento fra un migliaio di volumi, tutti di buoni autori e di svariata dottrina, è fornita di belle opere del primo secolo della stampa. 1)

Mircetta P. Biagio, Guardiano.
Tamburini P. Gius., Vicario.
Bulfoni Fr. Odorico, laico prof.

Perentin Fr. Piet., laico prof., custode del Santuario della B. V. delle Grazie in Otok.

Ospizio di S. Spirito dei F.F. M.M. Riformati Francescani in Cattaro.

(I moltiplici bisogni spirituali onde in gran parte difettava l' Albania cattolica, diedero l' impulso all'.erezione degli ospizi francescani tuttora esistenti nelle Bocche di Cattaro. Il P. Bonaventura da Palazzuolo, Riformato Piemontese, ed il P. Cherubino da Val di Buono, Riformato Veneto, approdarono a Cattaro nell'anno 1633 per recarsi in Albania turca come Missionari Apostolici e conoscendo_le difficoltà di poter entrare in quelle terre e la necessità d'aver un luogo prossimo, ove i Missionari si potessero trattenere fino a tanto che le circostanze permettessero l' ingresso in Albania, chiesero di fondarvi una casa. Le loro istanze furono raccomandate dal clero e dagli Ordini claustrali, fiorenti allora e per numero e per coltura ecclesiastica, e con favore accolte dalla Signoria della città e da Antonio Molin, provveditore di Cattaro, dai quali ottennero l'anno 1637 ai 14 Maggio l'Ospizio e la cappella

) P. Donato Fabianich, Storia dei F.F. Minori.

di S. Marco per istabile loro dim ora. Ma essendo troppo angusta la detta cappella per il grande concorso dei fedeli, nel 1640 furono regalati della Chiesa di S. Spirito, uffiziata dai confrati delle sacre Stimmate, e di un abbondante ospitale che tosto dalle fondamenta venne eretto in completo ospizio. 1)

P. Girolamo da Venezia (Scandella Mich.) Presid., confess. e predicat.

P. Ottaviano da Montorso (Gonella Giov.), Vice-Presid., confess. e pred. P. Leonardo da Mercagliano (Dogennaro Fed.), confess. e predicat. Fr. Vitale da Revine (Chiarel Ant.), laico prof.

Fr. Marino da Lorenzago (Mainardi Gius.), laico prof.

Ospizio di S. Francesco dei P. P. Cappuccini in Custelnuovo.

(L' Ospizio fu fabbricato dalla Sorenissima Repubblica Veneta, e venne consegnato ai P.P. Cappuccini nell'anno 1688).

Azzolini P. Giov. Bened., Presid.
Faccincani P. Giov. Grisost., conf.
Norbedo Fr. Vinc., laico prof.
Campagnola Fr. Lor.,

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Ospizio di S. Antonio dei F. F. M. M. Riformati Francescani in Castelnuovo.

(L'attuale Ospizio de' P.P. Minori Francescani Riformati di S. Antonio in Castelnuovo situato nel sobborgo di detta Città in contrada di Topla, venne dalle fondamenta eretto nell'anno 1690, dietro istanza umiliata all' Eccell. Veneto Senato dal R. P. Roderico da Cittadella, Presidente in quel tempo di un altro Ospizio posto in vicinanza del Forte detto Spa

') P. Donato Fabianich, Storia dei Frati Minori.

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