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Lo stesso ardore, con cui questi collegi si adoperavano per ottenere nuovi privilegi o per conservare gli antichi, era da loro usato quando trattavasi di quistioni, che sorgessero tra l'un collegio e l'altro per vani puntigli d'onore. E dagli atti, che si conservano tuttavia nell'archivio capitolare di Mondovì, vediamo, come durasse oltre quarant'anni la gara tra il collegio medico e quello de' leggisti per la precedenza nelle pubbliche funzioni. Fin dall'anno 1617 in occasione della processione solita a farsi nella festa del Corpus Domini era sorta una grave dissensione tra i detti collegi; pretendendo i leggisti il posto d'onore, di cui erano già da parecchi anni in possesso, e volendo i medici, che la precedenza si alternasse ogni anno, come usavasi di fare tra i collegi della università di Torino. A queste contenzioni, che agitavano la città, e la dividevano in due contrarie fazioni, tentò di rimediare Carlo Emmanuele I con suo decreto del dì 8 di giugno del 1618, con cui comandava, che si osservasse su questo proposito l'uso degli ultimi dieci anni, e quindi con altro suo ordine del 30 di marzo 1623, con cui prescrivevasi l'alternativa tra i due collegi. Ma non che acquetarsi per questi provvedimenti, s'infiammarono vieppiù gli esacerbati spiriti de' Monregalesi. I leggisti nell'anno predetto inviarono a Torino il dottore Giuseppe Dutto per ottenere dal Principe, che fosse cassato l'ordine dell'alternativa ('); e le replicate istanze tanto poterono, che

(1) «<lo sottosig.to confesso haver ricevuto dal signor priore fior. cento trentanove per intero pag.to delli sedici ducatoni che mi vengono per sedeci giorni che ho vacato in Torino per servitio del colleggio contro li signori medici ecc. In Mondovì 8 luglio 1623. Giuseppe Dutto ». Arch. capitol. cit.

il Duca riconoscendo nuovamente il diritto da loro acquistato col possesso decennale, inibiva loro molestia, e commetteva l'anno 1628 al governatore ed al prefetto della città, che chiamate le parti contendenti, vedessero di accordarle buonamente ().

La gran lite parve allora sopita. Ma l'anno 1661 avendo i medici ottenuto da S. A. il privilegio del porto delle armi, di cui godevano già i leggisti, pretendevano di venire a questi ragguagliati in tutte le altre onorificenze, e ridestarono perciò l'antica quistione dell' alternativa nelle publiche funzioni. E ne sarebbono per avventura nati altri scandali, se Carlo Emmanuele II con suo rescritto del 9 di maggio dell'anno stesso non avesse dichiarato la sua mente, e ordinato al collegio medico di niente innovare su questo proposito, sotto pena di cento. scudi d'oro (2),

Mentre questi collegi si travagliavano con maravigliosa pertinacia in vane controversie, uno de' loro membri, uomo di grande ingegno e di molto sapere, spendeva con più vantaggio e con singolare decoro della patria il suo tempo. Parlo del medico Francesco Vigliotto, il solo fra i dottori deputati al privato insegnamento (3), il quale

(1) Arch. capitol. cit.

(2) Quest'ordine ducale è nel cit. Arch. capitol.

(3) Nei Registri dei collegi si conserva memoria di alcuni dottori destinati ad insegnare privatamente in Mondovì, e sono i seguenti: per la teologia Giovanni Carlevaris dottore d'ambe leggi, prevosto della cattedrale e vicario generale, an. 1667. = Per la giurisprudenza Giacomo Filippo Recagnato lettore d'instituta, an. 1672. Gio. Antonio Mazzucco, an. 1679. - Francesco Giambatista Tealdo. Questi fu poi consigliere di stato e referendario della città e provincia di Mondovì. = Per la medicina Francesco Vigliotto. - Paolo Doglio. - Carlo Agostino

siasi levato a bella fama nel mondo. Di costui, oltre alcune scritture intorno alla scienza che professava (0), abbiamo anche alle stampe tre opere politiche e storiche (2), le quali a que' tempi erano tenute in gran pregio. Tra queste vuolsi massimamente lodare il compendio della storia dell'Europa, che comprende i principali avvenimenti che seguirono dal 1513 al 1659, intitolato a Luigi XIV re di Francia. In essa il Vigliotto, oltre al dare una singolare pruova di critica nel rintracciare le cagioni dei fatti che narra, ha fornito eziandio una bella testimonianza di valore storico e letterario, dando alla sua narrazione l'ordine richiesto dalla materia, ed usando una forbitezza di stile rara a quei giorni, e non contaminata dalle ampollosità e dagli arzigogoli del seicento (3). Non

Berra, an. 1693. - Tutti costoro vengono nei predetti registri chiamati col titolo di Lettori.

(1) I BONINO (Biogr. med. piem. vol. I, p. 404) cita un Ms. inedito del Vigliotto, intitolato De affectionibus animi, e nell'Arch. capit. di Mondovì si conserva ms. una sua orazione latina, letta verso il 1640 in occasione della laurea medica di Alessandro Tonello di Villanova. Da essa impariamo, come un Domenico Tonello fu professore nello studio di Padova.

(2)« Opus naturale politicum, in quo principatuum regimen indoles elementorum adumbrat. Monteregali 1659, in-8°, senza nota dello stampatore. - Morbosae Europae sanitas instaurata in pace, quae inter duos Galliarum et Hispaniarum reges sancita est anno 1660. Monteregali 1660, apud Ioannem Gislandum, in-8°. - Varii Europae eventus compendiarie descripti ab anno 1543 ad annum 1659, Ludovico XIV Galliarum et Navarrae regi christianissimo dicati. Monteregali 1667, in-8° picc. di pag 392. Ad varios Europae eventus additio. Monteregali 1668, typ. Gislandi, in-8° picc. di pag. 79 ».

(3) Ecco un saggio dello stile del Vigliotto, tolto dal cominciamento del cap. vil, lib. vI. « Rebus Anglorum in hoc statu constitutis, visum

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è quindi a maravigliare, se quel generoso fautore degl'ingegni, che fu Luigi XIV, ordinò, che il medico monregalese venisse annoverato tra gl'illustri letterati stranieri, ai quali avea fermato di dare egregie prove della sua liberalità . Il Rossotti (2) ci ha conservato l'onorifica lettera, che il ministro Colbert scrisse al Vigliotto per annunziargli la gratificazione concedutagli dal re cristianissimo, come a persona di merito insigne. Io l'offro a' miei lettori (3) tanto più di buon grado in quanto che le lodi date dagli stranieri escludono ogni sospetto di parzialità. Nè in minor conto fu egli tenuto

est cardinali Mazarino Cromvelli animum, seu piraticis excursionibus seu Hispanorum suggestione in Gallos male animatum, mitigare. Anglia vadoso mari circumflua, syrtibus undique ad perniciem appropinquantium praecincta, externis classibus inaccessa, formidabilem se caeteris praestat. Imo impune omnibus infesta est, cum nullius iniurias pati fere possit.....».

(1) BONINO, loc. cit.

(2) Syllabus script. pedem. p. 231.

(3) a Monsieur, les gratifications que le roy continue de faire de temps à autre aux personnes de lettres d'un merite extraordinaire, m'offrant l'occasion de vous escrire, je serois bien fasché de la laisser eschapper sans me donner ceste satisfaction. Comme je scay l'estat, que feu monseigneur le cardinal Mazarin faisoit de vos ouvrages, et que je en connois encore le prix par eux mesmes, je ne puis qu'avec beaucoup de contentement executer les bonnes intentions de Sa Majesté en vostre endroit, et je me rejouis de voir la place, que vostre vertu et vostre scavoir vous ont acquise dans sa bienveillance. Ce seront ces mesmes qualitez, qui vous en conserveront la possession, et bien que vous n'en puissiez pas desirer de meilleurs tiltres, ny de plus assurés, je ne laisseray pas neammoins de chercher tousjours avec soin le moyen de vous faire connoistre, que je suis,

Monsieur,

Vostre tres humble et tres affectionné serviteur

Colbert.

Paris le 27 aoust 1665 ».

dai nostri Principi, che gli diedero in vari tempi singolari dimostrazioni d'onore. E basti per tutte l'averlo annoverato tra i quattro personaggi di conosciuta capacità e probità, deputati poi l'anno 1676 dalla Duchessa Maria Giovanna Battista a far fede dello studio e della idoneità di coloro, che aspiravano a sostenere gli esami di laurea nella città di Mondovì.

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